Oscar 2022, l’Italia candida “È stata la mano di Dio” di Sorrentino
Foto: Biennale di Venezia

Oscar 2022, l’Italia candida “È stata la mano di Dio” di Sorrentino

di Simona Santoni

Non poteva che essere il film del regista napoletano l’alfiere italiano. Dopo aver commosso Venezia, la speranza è che replichi il successo de “La grande bellezza”

Di nuovo lui, Paolo Sorrentino. Il suo film È stata la mano di Dio è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2022 nella categoria Miglior film internazionale. La speranza è che si ripeta il successo del 2014, quando il regista napoletano vinse l’Oscar con La grande bellezza.

«È stata la mano di Dio è il mio film più importante e doloroso e sono felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia»: così Sorrentino ha accolto la notizia della candidatura.  «Quello di oggi è solo il primo passo e il bello di questa gara è che l’unica competizione al mondo in cui arrivare già tra i primi cinque è una vittoria».

L’8 febbraio 2022 saranno annunciate le nomination agli Academy Awards. La cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo 2022.

Perché è stato scelto È stata la mano di Dio

Non poteva che essere È stata la mano di Dio l’alfiere italiano agli Oscar 2022. Piaccia o non piaccia, Sorrentino e la sua estetica carnosa e calibrata sono amati fuori dai confini patri. Alla recente Mostra del cinema di Venezia, dove si era svelato nel settembre scorso, È stata la mano di Dio aveva commosso ed emozionato, anche la stampa estera. E la giuria guidata dal coreano Bong Joon-ho gli aveva assegnato i Leone d’argento – Gran premio della giuria. Il giovane protagonista Filippo Scotti, l’alter ego di Sorrentino da ragazzo, aveva vinto il Premio Marcello Mastroianni, attribuito ad attori emergenti promettenti.

È stata la mano di Dio
Foto: Netflix
Immagine del film “È stata la mano di Dio”

È stata la mano di Dio è il film più personale di Sorrentino. Va a riaprire una pagina dolorosissima della sua adolescenza quando, a 16 anni, perse i genitori, uccisi da una fuga di monossido di carbonio nella loro casetta di montagna in Abruzzo, a Roccaraso. Anche Paolo avrebbe dovuto essere lì, in quel momento tragico, ma rinunciò a seguire i genitori per vedere il Napoli di Maradona: fu “la mano di Dio” a salvarlo.
A interpretare suo padre il suo attore feticcio Toni Servillo, mentre nei panni della madre una vivida Teresa Saponangelo.

«Il ritorno di Sorrentino alle sue radici napoletane ha fatto emergere sontuose vene di gioia e dolore che si sentono più ricche, più profonde, più brucianti di qualsiasi cosa abbia fatto prima», ne aveva scritto l’Hollywood Reporter dal Lido.
Time Out: «Sullo sfondo delle acque azzurre del Golfo di Napoli, un arazzo di vita familiare che è una gioia da vedere».

Quando ritirò il Leone d’argento, davanti alla platea veneziana, Sorrentino disse con voce vibrante: «Il giorno del funerale dei miei genitori, il preside della scuola mandò solo una rappresentanza dei miei compagni e io ci rimasi malissimo. Oggi, però, non mi importa. È venuta tutta la classe, siete voi».

È stata la mano di Dio uscirà al cinema il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021.

I film su cui ha avuto la meglio

Erano 18 i film in lizza come candidati per l’Italia agli Oscar 2022, tutti distribuiti in Italia o in previsione di essere distribuiti tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.

Ecco l’elenco degli esclusi: 3/19 di Silvio Soldini; A Chiara di Jonas Carpignano; Ariaferma Leonardo Di Costanzo; L’Arminuta di Giuseppe Bonito; Il cattivo poeta di Gianluca Jodice; Ennio di Giuseppe Tornatore; I fratelli De Filippo di Sergio Rubini; Freaks out di Gabriele Mainetti; I giganti di Bonifacio Angius; Lei mi parla ancora di Pupi Avati; Mondocane di Alessandro Celli; Parsifal di Marco Filiberti; Qui rido io di Mario Martone; La scuola cattolica di Stefano Mordini; Supereoi di Paolo Genovese; Tre piani di Nanni Moretti; Yaya e Lennie – The Walking Liberty di Alessandro Rak.