

7 marchi streetwear di successo da avere nel proprio radar
Hanno rivoluzionato il guardaroba maschile con la propria verve e identità: quello dei marchi streetwear è molto più di un fenomeno apparentemente passeggero. In questa guida vi invitiamo a scoprirne 7 di grande successo
Hanno iniziato posizionandosi nel mercato come una nicchia, una piccolissima nicchia. Oggi sono anche delle grandi star: tra i fondatori dei migliori marchi streetwear da conoscere oggi si annoverano nomi e volti di successo. Come quello di Virgil Abloh, fondatore di Off-white venuto tristemente a mancare due anni fa. Un profilo di culto, che è riuscito a fondere parte della sua visione artistica anche con l'heritage di Louis Vuitton, maison della quale è stato direttore creativo della divisione maschile.
Tra i grandi pionieri degli anni Novanta, non può mancare poi il diritto di nomina a Shawn Stüssy, founder del brand streetwear che porta oggi il suo stesso cognome, e che è stato profondamente ispirato dalla surf culture californiana di fine secolo. Largo poi a Edwin Faeh con Carhartt WIP (il ritmo del suo successo lo ha ulteriormente scandito la più recente collaborazione con Marni) e a Nigo. Proprio quest'ultimo, oggi anche direttore creativo della casa di moda Kenzo, ha tratteggiato con il suo marchio A Bathing Ape uno spaccato sociale che in occidente mancava: quello del ragazzo cool di Shibuya. Altro nome da approfondire sarà quello di Heron Preston: considerato tra i marchi streetwear maggiormente di successo, debutterà all'imminente New York Fashion Week.
Off\-White
Tra i grandi marchi streetwear del panorama contemporaneo si annovera senz'altro Off-White. Il brand è stato fondato nel 2012 da Virgil Abloh, il designer ed ex direttore creativo della divisione uomo di Louis Vuitton che è venuto tristemente a mancare nel 2021. La sua eredità stilistica continua a ispirare oggi il nuovo Art and Image Director della maison, che ha nella città di Milano il suo quartier generale: Ibrahim Kamara. Apprezzatissimo anche da celebrità del calibro di Rihanna e A$AP Rocky, Off-white ha saputo nel tempo rivolgersi a un pubblico giovane e cool, suscitando su di loro un forte fascino anche attraverso collaborazioni con marchi in linea: prima tra tutte quella con Nike.

A Bathing Ape
Il successo di A Bathing Ape è arrivato all'improvviso, dopo un crescendo e un passaparola avvenuto quasi in sordina. Il marchio è stato fondato dal designer giapponese Tomoaki Nagao, in arte Nigo: sì, l'attuale direttore creativo di Kenzo, che nel 1993 fece squadra con Jun Takahashi - fondatore di Undercover, altro brand streetwear che troverete in questa guida - per aprire un negozio chiamato NOWHERE nel distretto modaiolo di Ura-Harajuku a Tokyo. Sembra che all'inizio BAPE, che è diventato l'acronimo di A Bathing Ape, producesse 50 camicie a settimana: metà le vendeva, l'altra metà le regalava alle persone più stilose di Tokyo (ante-litteram della professione influencer) perché generassero hype.

Carhartt WIP
L'esempio più recente del grande successo di Carhartt WIP è nella sua collaborazione con Marni, in foto. Un dialogo a cuore aperto tra streetwear e prêt-à-porter, in cui l'identità di nessuno dei due marchi è stata sacrificata. Anzi, si sono valorizzate a vicenda. Carhartt WIP nasce nel 1994 grazie al suo fondatore Edwin Faeh. L'idea iniziale? Un guardaroba ispirato agli abiti da lavoro, concetto che persiste nel dna odierno. Il primo negozio è arrivato a Londra nel 1997, ad oggi sono oltre ottanta i punti vendita nel mondo. E poi ci sono le collaborazioni (mica solo quella con Marni). Tanti sono i marchi che hanno fuso la propria visione creativa con Carhartt WIP, come A.P.C., Converse, Fragment Design, Junya Watanabe, Nike, Underground Resistance e Motown.

Stüssy

Heron Preston

Undercover
Jun Takashi, che nel 1993 aveva supportato Nigo con A Bathing Ape, ha fondato nello stesso anno anche il marchio Undercover. Le sue collezioni - in cui il dna giapponese si fonde con la street culture e l'estetica punk - sono appuntamento fisso in sfilata alla Paris Fashion Week. L'approccio al prêt-à-porter non esclude mai comunque la condivisione dei propri valori con quelli di altri marchi streetwear: ne è la dimostrazione la recente collaborazione Undercover x Eastpak, declinata in tre borse altamente funzionali e realizzate con materiali riciclati.

Cactus Plant Flea Market
